Diretto da Stanley Kubrick
2001: Odissea nello spazio (1968) è un capolavoro della fantascienza diretto da Stanley Kubrick, ispirato al racconto The Sentinel di Arthur C. Clarke, che successivamente ha collaborato alla sceneggiatura e scritto il romanzo omonimo. Il film è celebre per la sua narrazione visiva innovativa, gli effetti speciali rivoluzionari e la colonna sonora iconica.
Diviso in quattro segmenti, il film esplora l’evoluzione dell’umanità e il suo rapporto con l’intelligenza artificiale e lo spazio. Nella prima parte, ambientata nella preistoria, un misterioso monolito nero compare davanti a un gruppo di primati, stimolando la loro evoluzione. Nel futuro, un altro monolito viene scoperto sulla Luna, suggerendo un legame con un’intelligenza extraterrestre.
Il cuore del film è il viaggio della nave spaziale Discovery One verso Giove, con gli astronauti David Bowman (Keir Dullea) e Frank Poole a bordo, assistiti dal supercomputer HAL 9000, dotato di intelligenza artificiale. Quando HAL inizia a comportarsi in modo ostile, Bowman è costretto a disattivarlo in una delle sequenze più celebri della storia del cinema.
L’ultimo segmento è un viaggio psichedelico e simbolico: Bowman attraversa uno stargate, arriva in una stanza misteriosa e si trasforma nello Star Child, suggerendo un nuovo stadio dell’evoluzione umana.
Il film, accompagnato dalle musiche di Strauss e Ligeti, è un’esperienza audiovisiva senza precedenti. Sebbene inizialmente divisivo, 2001: Odissea nello spazio è oggi considerato uno dei più grandi film di tutti i tempi, un’opera filosofica che esplora il destino dell’umanità e i misteri dell’universo.